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aeon foundation

Missione Longevity

La nostra Vision

La Fondazione Aeon mira a tradurre le più recenti ricerche scientifiche nel campo della longevity in politiche in grado di estendere la vita umana e migliorare la qualità della vita.

 

Key Point

L’aspettativa di vita (‘lifespan’) è aumentata di tre decenni dalla metà del XX secolo. Tuttavia non è seguito un allungamento parallelo della salute (‘healthspan’), che resta ostacolato da malattie croniche che affliggono una popolazione sempre più anziana. Condizioni patologiche come le malattie cardiovascolari, il cancro e i disturbi neurodegenerativi fanno sì che invecchiamento continui a essere il principale fattore di rischio.

Questo gap da colmare tra aspettativa di vita e qualità della vita (‘healthspan’) è ormai una sfida riconosciuta che va affrontata dando priorità all’ottenimento di una longevità libera da malattie.

Fonte:
Zhavoronkov, A., Li, R., Ma, C., & Mamoshina, P. (2019). Deep biomarkers of aging and longevity: from research to applications. Aging, 11(22), 10771–10780.
https://doi.org/10.18632/aging.102475

Lavoriamo su
più livelli

Una sana longevità richiede risultati sincronizzati a livello individuale, di comunità e globale. Per ogni individuo, una costante assistenza e prevenzione devono permettere di espandere la durata della vita in salute, ciò attraverso l’accesso a tutte le tecnologie offerte dal settore longevity.
Questo permetterà di garantire un invecchiamento libero dalle malattie e quindi una più facile integrazione all’interno della propria comunità.

Infine a livello globale deve essere garantito l’accesso alle cure di prossima generazione basate sulla longevity medicine così da ridurre il divario tra durata della salute (health span) e durata della vita (lifespan).

Impatto economico-sociale

Si stima che agire sulla qualità dell’invecchiamento, riducendo contemporaneamente le morbilità e promuovendo un aumento di un anno dell’aspettativa di vita avrebbe un impatto economico positivo sulla popolazione statunitense pari a 38 triliardi di dollari. Questo perché un individuo sano fa scelte più orientate al consumo, alla gestione attiva del tempo libero e ha maggiore forza per lavorare. Gli studiosi, utilizzando il modello del valore della vita statistica (VSL), hanno inoltre dimostrato che le politiche focalizzate sulla prevenzione dell’invecchiamento creerebbero un processo virtuoso e complementare di miglioramento della qualità della vita in età avanzata nonchè un ulteriore aumento dell’aspettativa di vita.
Questo modello appare chiaramente più efficace rispetto a quello di colpire una singola malattia (come il cancro, le malattie cardiovascolari, le malattia neurovegetative, ecc.) dove i guadagni in termini di allungamento dell’aspettativa di vita, in presenza di cure definitive, sarebbero inferiori a quelli che ci aspettiamo. potrebbe essere raggiunto prendendo di mira l’invecchiamento.

Per comprendere cosa stia realmente muovendo questo enorme capitale (e il crescente interesse della maggior parte dei Paesi sviluppati e degli investitori nei confronti della ricerca sulla longevità), è necessario analizzare il fenomeno da una prospettiva medico-sanitaria. L’invecchiamento, infatti, nei paesi ad alto reddito dovrebbe essere considerato come il principale fattore di rischio per le principali malattie (cancro, le malattie cardiovascolari e neurodegenerative). 
Secondo i dati del programma SEER (Surveillance, Epidemiology, and End Results) del National Cancer Institute, i tassi di incidenza per tutti i tipi di cancro aumentano con l’invecchiamento, da meno di 25 casi su 100.000 persone sotto i 20 anni a più di 1.000 su 100.000 persone nei gruppi over 60. Anche i dati nel campo neurologico identificano l’invecchiamento come il principale fattore di rischio. Secondo le stime pubblicate su The Lancet, il numero di persone affette da demenza potrebbe aumentare da 57,4 milioni di casi a livello globale nel 2019 a 152,8 milioni di casi nel 2050. Per entrambi i sessi, dobbiamo quindi ipotizzare un aumento considerevole della numero totale di casi di tutte queste malattie.

Fonte:
Scott, A.J., Ellison, M. & Sinclair, D.A. The economic value of targeting aging. Nat Aging 1, 616–623 (2021)
https://www.nature.com/articles/s43587-021-00080-0#citeas

Bisogni

È necessaria un’azione condivisa che integri gli sforzi pubblici con gli interventi emergenti che targhettizzano la multimorbilità e le fragilità legate all’età. Lo sviluppo multidimensionale di una prospettiva curativa, potenziata dalla moderna tecnologia antisenescente e rigenerativa, richiederebbe risorse dedicate per colmare il divario tra durata della salute (‘healthspan’) e durata della vita (‘lifespan’) per un futuro di benessere globale più equo.

Fonte:
Garmany, A., Yamada, S. & Terzic, A. Longevity leap: mind the healthspan gap. npj Regen Med 6, 57 (2021). https://doi.org/10.1038/s41536-021-00169-5

Il longevity mindset

È quindi necessario ripensare l’invecchiamento attraverso il longevity mindset. Cioè bisogna sradicare il pensiero novecentesco che definisce normale la drammatica degenerazione delle proprie capacità fisiche e mentali. Ciò porta ad atteggiamenti come la sedentarietà, l’isolamento o l’inattività cognitiva, che gravano sulle persone favorendo ulteriormente l’indebolimento delle loro capacità. Una mentalità orientata alla longevità ci consente di concentrarci nell’intraprendere azioni preventive, pensando al futuro della nostra salute agendo oggi, con una visione a medio e lungo termine

La possibile transizione
demografica dell’UE


La medicina della longevità riveste un’importanza significativa per la demografia della popolazione globale in rapido invecchiamento. Poiché l’aspettativa di vita continua ad aumentare, rispondere alle esigenze sanitarie di una popolazione che invecchia diventa una sfida sociale fondamentale. La medicina della longevità mira non solo a prolungare la durata della vita umana, ma anche a migliorare la qualità della vita in età avanzata, riducendo il peso delle malattie legate all’età e i costi sanitari

Migliorando la salute e la produttività degli individui più anziani, la medicina della longevità può aiutare a sostenere una distribuzione per età più equilibrata, mitigare le tensioni economiche di una popolazione dipendente dagli anziani e promuovere l’equità intergenerazionale. È essenziale per mantenere una società armoniosa e sostenibile nonostante il cambiamento delle dinamiche demografiche.


Ma soprattutto se le prospettive demografiche non sono rosee in termini di età anagrafica, potrebbero esserle in termini di età biologica se verranno dedicate risorse e policies in questa direzione dall’UE. A questo scopo, Aeon ha creato e sostiene il concetto di “transizione demografica”, che mira a migliorare le future dure proiezioni demografiche in Europa attraverso l’aiuto e l’adozione diffusa di politiche sulla longevità.

Democratizzare la longevity

Democratizzare la longevity medicine attraverso nuove politiche e investimenti è fondamentale per garantire un accesso equo ai benefici di una durata di vita più lunga e più sana. Eliminando le barriere e promuovendo l’accessibilità economica, possiamo garantire che gli interventi sulla longevità non siano limitati a pochi privilegiati. Questa democratizzazione promuove l’inclusione sociale e riduce le disparità nei risultati sanitari, consentendo a persone di ogni provenienza di godere dei vantaggi di una vita lunga e libera da malattie. Inoltre, stimola l’innovazione e la ricerca nella scienza della longevità, promuovendo progressi a beneficio della società nel suo insieme. In un mondo in cui la medicina della longevità è più accessibile, possiamo creare un futuro più giusto, più sano e più prospero per tutti, indipendentemente dal loro status socioeconomico. Attraverso la politica, la comunicazione e la ricerca, Aeon mira a facilitare la diffusione della medicina e delle innovazioni della longevità.

Alfabetizzazione Sanitaria

L’alfabetizzazione sanitaria (‘Health literacy’) è sempre più cruciale, soprattutto ora che ci avventuriamo in un’era dominata dalla medicina della longevità, che pone una forte enfasi sulla prevenzione. L’alfabetizzazione sanitaria consente alle persone di comprendere l’importanza delle scelte di vita, degli screening preventivi, della nutrizione, ecc. Soprattutto consente di sviluppare una conoscenza di base del proprio corpo e dei propri bisogni.
Lo sviluppo di questa conoscenza e consapevolezza svolge un ruolo fondamentale nel promuovere la longevità e la salute.
Mentre la medicina evolve verso un approccio proattivo e longevity, in cui la prevenzione delle malattie è più importante del trattamento, lo sviluppo dell’alfabetizzazione sanitaria diventa uno strumento affinché gli individui possano partecipare attivamente al proprio benessere. Questo obiettivo è fondamentale per la nostra Fondazione.